Per una persona onesta ritrovarsi vittima di un attentato senza apparente motivo è difficile da accettare. Sebbene i carabinieri cerchino di tranquillizzarti tu rimani sempre preoccupato. Ero affacciato al mio terrazzo e ripensavo a chi potesse odiarmi al punto di bruciarmi la macchina. Non riuscivo a darmi pace e quindi chiesi aiuto a Dio. Lo faccio molto spesso, parlare con Dio, anche se a molti può sembrare strano, lo trovo una cosa molto appagante, quasi terapeutica. Lo consiglio vivamente. Comunque sia, mentre chiedevo aiuto alle mie paure, il mio sguardo era rivolto a sud, dove intravedevo in orizzonte, parte della periferia della mia città e una parte di mare. Ad un tratto vidi profilarsi all’orizzonte, sopra le case, un cerchio pieno di luce, come un globo luminoso. Era pressoché come un piccolo sole ma non accecante, anzi, emanava anche dei piccoli bagliori lungo tutta la sua circonferenza. Avendo vissuto in aeroporti militari associai questo tipo di immagine a quella di un aereo in difficoltà, dato che assomigliava molto al faro del ruotino anteriore che gli aerei accendono quando debbono atterrare. Continuai a fissarlo per capire se volesse ammarare o cosa intendesse fare, sempre pensando ad un aereo in difficoltà. Dopo qualche minuto mi rendo conto che invece era fermo e ma comparando le dimensioni con un palazzo che era sotto la luce era pressoché impossibile e comparando le dimensioni con un palazzo che era sotto la luce che vedevo era pressoché impossibile che fosse un aereo, infatti era più o meno grossa come il palazzo. Mi domandai . Una luce ferma sopra i palazzi? Continuai quindi a fissarlo per alcuni minuti cercando di darmi una spiegazione logica. Ma non ne trovavo. Ad un tratto mi ricordai di avere il binocolo proprio a portata di mano. Lo presi, mentre continuavo a fissare l’oggetto. Non appena però lo portai agli occhi la luce sparì dalla mia vista. Riposi allora il binocolo pensando che proprio in quell’istante avesse cambiato rotta e guardai di fronte. Fu li che con grande meraviglia rividi il globo. La luce si era spostata in quell’attimo di fronte a casa mia, andandosi a posizionare proprio di fianco al campanile della Chiesa all’altezza dell’orologio. Proporzionalmente era grosso quasi come un lato del campanile, quindi circa 5 metri. Stava ferma continuando ad emanare una luce meravigliosa ma non accecante. Saranno stati 200 metri da casa mia e quindi la potevo ammirare in tutta la sua misteriosità e bellezza.
Fu li che presi coscienza del momento e dissi ” Signore, sei Tu ? “. Non c’erano altre spiegazioni . cosa altro poteva essere un globo di 5 metri di diametro pieno di luce in pieno giorno ? Rimasi a guardarlo incantato, ero estasiato, felice e anche orgoglioso. Dio si era scomodato per me vedendomi in pena. Ero sicuro che fosse lui lo sentivo, lo percepivo. Rimasi a fissarlo e a parlare con lui per non so per quanto tempo mentre la luce continuava a stare li e sembrare ascoltarmi. Alla fine preso dalla curiosità di vederlo meglio ripresi il binocolo e come prima, mentre lo avvicinai al volto sparì per sempre.