Anno 1998 L’incontro con Dio . Il fatto che vi racconterò è un episodio che ha cambiato la mia vita.
Lavoravo in un ufficio adiacente ad una parrocchia e spesso il Parroco veniva a trovarci per offrirci il caffè. Una mattina d’estate il parroco, sapendo che in quel periodo ero single, mi disse :” visto che sei solo, domani c’è una cena organizzata da ragazzi e ragazze che non conosci , ci vuoi andare ? ” Accettai contento e la sera seguente andai all’appuntamento con i ragazzi .
Era una serata fresca di estate , ci accomodarono fuori dal ristorante. Ricordo che vi era una leggere brezza che accarezzava la mia pelle dandomi una bella sensazione fresco. Di fronte a me, al tavolo, si sedette una ragazza. Una ragazza comunissima, ne bella ne brutta, ma mi affascinò si da subito . Cominciò subito a parlare con me per rompere gli indugi. Instaurò sin da subito un discorso tutto orientato sul bene, sui pericoli del male e su Dio. Io la guardavo in silenzio ammirandola per il suo coraggio, la sua sicurezza, la disinvoltura con cui parlava di Dio. Mi colpì la sua fede, la sua purezza d’animo, la sua naturalezza con cui manifestava il suo amore verso Dio. Mentre pensavo tutto questo ad un tratto sentii una specie di fluido entrarmi dalla bocca, come se fosse un alito di vento che ti accarezza la bocca e continua scendendo in gola. Rimasi sorpreso. non capivo cosa potesse essere e mi accorsi subito che qualcosa di strano stava accadendo, Ad un tratto, quel lieve soffice alito di vento lo sentii arrivare al cuore, dove rilasciò un calore meraviglioso e sorprendente, sprigionando una energia indescrivibile e una sensazione di amore indescrivibile. Entrai in uno stato di grazia fantastico. Non sentivo più il mio corpo, la sua pesantezza, i piccoli dolori che seguono ognuno di noi erano spariti, mi sentivo come immerso in uno stato di completa beatitudine, mi sentivo come circondato da gioia ed amore. Come se mi sentissi amato da qualcuno immensamente. Insomma una cosa indescrivibile. Talmente era grande il momento che stavo vivendo, che quando mi accorsi che non poteva appartenere a questo mondo, mi spaventai e mi irrigidii sconvolto. In quel preciso istante allora, sentii distintamente il fluido abbandonare il mio cuore ripercorre la via che aveva fatto poco prima e uscire da me. Ricordo che tornai a risentire la brezza che accarezzava le mie braccia, a risentire il mio peso corporeo con tutti i suoi piccoli dolori. Quella fu l’esperienza più bella della mia vita. Prego ogni giorno il Signore di farmela riprovare perché è stata davvero una cosa meravigliosa. Il giorno dopo, ancora scioccato, andai a lavorare. Venne a trovarci il Parroco per sapere se ero andato alla cena. Gli raccontai tutto il fatto e lui sogghignò. Quando gli chiesi perché sorrideva mi rispose dicendomi :” Ti è venuto a trovare il Signore facendoti provare il suo amore, ma quando ha visto che ti procurava paura e spavento ha preferito lasciarti stare perché il suo scopo non era spaventarti “. Dopo anni raccontai questo episodio ad un frate che conobbi “per caso” e lui mi rispose che il motivo per il quale decise di diventare Frate è l’aver vissuto la mia stessa esperienza.